Mettiamoci il nome

No, non sono scomparsa.
Sono mesi che non mi faccio viva e tutto a causa, principalmente, di un unico, solo, antipatico, gigantesco esame che mi ha rubato tempo e pazienza.
Lo so che non basta come giustificazione, ma prendete una mente alquanto instabile come la mia, aggiungeteci una massiccia dose di ansia e stress, condite con qualche lavoro extra da fare/completare/consegnare con un pc che risale al mesozoico e vedrete che vi viene fuori qualcosa di non buono!

Fortunatamente… è finita! (ancora adesso quando ritrovo in giro ancora fogli con esercizi e/o programmi di studio e li straccio mi vien da piangere :’) )

Poichè so che siete persone attente, avrete notato che è cambiato il nome del blog e, per chi mi seguisse anche lì, anche il nome della pagina di facebook. Questo perché se all’inizio mi vergognavo a far capire che ero io adesso ho deciso che no, ci devo mettere almeno il nome!

Delicatezza

Ovviamente non ho soltanto studiato, altrimenti sarei defunta a quest’ora, ma pur avendo ridotto la mia vita sociale, e probabilmente anche le mie funzioni vitali, ai minimi storici, ho avuto per le mani qualche bel lavoro/progetto fotografico che mi hanno aiutata a restare attiva!

In realtà non potrete vedere tutti i lavori, semplicemente perché qualcuno non vuole essere mostrato e quindi non ce lo mettiamo!
Ma tranquilli di roba da vedere ne abbiamo!

In primis ci sono le foto di non 1, ma di ben 2 weekend fuoriporta che sono passati in secondissimo piano e probabilmente non vedrete prima di un paio di settimane.

Ciò che invece inizierete a vedere dalla prossima settimana, nonostante il caldo e il fatto che si avvicini Ferragosto è:

  • Bokeh, ovvero come sono riuscita a far variare un po’ le mie solite foto a piante e fiori
    Rose
  • Cose di casa, tra bianconigli, cani e cieli da..
    Cieli di casa
  • Nancy. Sì ancora lei, ancora più bella e ancora più foto
    A noi il vento piace
  • Luigi e Vale. Ovvero la mia prima Maternity Session *-*
    Aiutante d'eccezione (Explore 6/8/2015)
  • Laurea Daniela. 
    Daniela
  • Carla e Andrea. Ovvero cosa fai quando una coppia bellissima, dopo anni di promesse, ti viene a trovare sullo scoglio!
    Carla

Se avete gradito queste anteprime vi aspetto lunedì con il prossimo post!

Febbre da multlente

Complice le pulizie di primavera ho recuperato dei negativi di cui avevo perso le sansioni prima di averle pubblicate.

Entrambi i rullini sono stati scattati la scorsa estate con le mie multilente: l’Action Sampler e la Disderi Robot 3lens.

Action 4 - R1 (5)

Per chi non le conoscesse, sono delle toycameras 135mm, totalmente in plastica (salvo qualche molla), con più lenti (in plastica anche queste) ed una speciale “mascherina” che suddivide il formato standard del fotogramma(24x36mm) in più riquadri: in questo modo, e grazie ad uno scarto tra i diversi otturatori di 0,2 secondi, avremmo più immagini in seguenza nello stesso scatto.
Come tutti questi giocattolini ci sono svariati contro, tra cui un bisogno di tantissima luce e movimenti veloci!
Però, al contempo permettono di sperimentare ^^

Il mio primo esperimento è stato con l’Action Sampler, con 4 lenti, la cui suddivsione un po’ schematica (e statica) del fotogramma rende necessario davvero tanto tanto movimento! Questo mi ha spinto a stampare su un foglio acetato trasparente dei rettangolini di colore e ad attaccarli, grazie ad un po’ di nastro adesivo) davanti alle lenti, come filtri per finire un rullino che restava incompiuto.

Action 4 - R1

Action 4 - R1 (4)  Action 4 - R1 (2)

Con il senno di poi mi rendo conto che anche se avessi scattato, praticamente, guardando il sole i filtri troppo densi ed il rullino ad iso un po’ bassi (Fujicolor C200) ha penalizzato queste foto.
Quindi proverò a stampare altri filtri (a maglia un po’ più larga) per ripetere l’esperimento!

Il secondo esperimento riguarda la DIsderi Robot 3lens.
Io l’adoro, forse per la suddivisione anticonvenzionale, o per la faccina impressa sulla fotocamera, ma veramente mi piace tantissimo.
Ma questo, in realtà, non è un vero e proprio esperimento, ma una prova.
La mia multilente è corredata di una custodia subacquea che arriva fino a 10 metri di profondità e, la scorsa estate ho voluto provarla!
Così ho caricato un Kodak Colorplus 200 e l’ho messa nella borsa della spiaggia!
Ovviamente più si scende di profondità più la luce diminuisce, il che non è l’ideale per questa macchinetta, ma, per immortalare i giochi d’acqua al mare è davvero imbattibile!
Bando alle ciance ed eccovi le foto!

Robot mare - R2 (2)

Robot mare - R2

Robot mare - R2 (14)

Robot mare - R2 (13)

Robot mare - R2 (12)

Robot mare - R2 (11)

Robot mare - R2 (10)

Robot mare - R2 (9)

Robot mare - R2 (8)

Robot mare - R2 (7)

Robot mare - R2 (6)

Robot mare - R2 (5)

Robot mare - R2 (4)

Robot mare - R2 (3)

Tornerò… e allora saranno guai per tutti!

A prescindere dal titolo…di minaccioso non c’è nulla se non il fatto che vi dovrete sorbire le mie foto e i miei blaterare.
Avrei voluto essere più presente in questa estate… peccato che io abbia le giornate strapiene tra lavoretti, impegni e shooting. Presto, infatti, vi presenterò gli scatti fatti durante il viaggio in Umbria e qualche ripresa dalle feste isolane, i primi piani fatti a Concy, il meraviglioso mare che ha fatto da sfondo alle foto con Bea e tutto il divertimento che ci ha accompagnato durante il Colorshoot (se qualcuno di voi ha seguito la pagina di facebook ha di sicuro visto qualche anteprima).
Qualche giorno fa, poi, il mio pc ha deciso di prendersi un bel periodo di vacanza, ovviamente senza preavviso (non si accendeva più ç___ç ) e solo Santo Fidanzato è riuscito, non solo a recuperare i miei preziosi files ma, in particolare, a farlo ragionare e a fargli fare ritorno a casa prima che il mio sistema nervoso subisse danni irreversibili!
Ammetto di non aver MAI amato tanto la fotografia analogica come in quei momenti: se anche avessi perso tutto i negativi sono sempre lì, pronti per essere riscannerizzati o stampati ❤ Nei set che vi ho presentato da giugno in poi, inoltre, il digitale è sempre stato accompagnato da una o più macchine analogiche… il che mi fa uscire da quest’estate con almeno 10 rullini da sviluppare 😉
Infine, ho avuto a che fare con quelli che si definiscono i fotografi glamour di queste parti. Inutile che vi dica quanto sono rimasta delusa: tante apparecchiature, probabilmente tantissima tecnica ma poca fantasia. Ho capito che, spesso, le idee di base sono dei collage  di altre idee, e sono progetti in cui l’imprevisto, e anche la creatività, hanno troppo poco spazio per diventare potenzialità.

Per non buttarci troppo giù vi lascio con alcuni scatti random fatti durante le passeggiate di questo agosto.
A presto!!

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Tutte le foto sono scattate con il Samsung Galaxy Note che, per essere un cellulare, raramente mi delude =)