Voglio tuffarmi in un mare di rulliniii!

Voglio tuffarmi in un mare di rulliniii *.*

Voglio tuffarmi in un mare di rulliniii!

come fa Paperon de Paperoni con le monete.
Intanto questa è la mia scorta per le vacanze, appena aggiornata! =)

Bea

Ovvero la mia prima modella!
Ma andiamo per ordine.
Io e Bea ci siamo conosciute il primo giorno, del primo anno di liceo: una vita fa.
Siamo cresciute praticamente insieme, (abbiamo fatto tardi, preso in giro i prof, mangiato pizze, litigato, organizzato feste, allestito bancarelle ai mercatini), e dopo i cinque e lunghi anni liceali non ci siamo perse di vista neanche all’università.
è una ragazza che ammiro tantissimo: bella, piena di creatività, di energia, di appetito (anche se non si direbbe), di idee ed ha fatto tantissimo, anche come esperienze lavorative, in moltissimi campo e senza lascairsi abbattare o scoraggiare.
Se volete sapere un po’ più di lei provate a dare uno sguardo alla suo blog Le Beatrici.
Ma non siamo qui per fare pubblicità alla mia amica!
Ho detto che è stata la prima modella, ma in realtà non è vero.
Qualche mese prima delle sue foto, feci un set con le mie ADORATISSIME coinquiline, ma il buon risultato è dovuto più al loro essere particolarmente belle che non alla mia bravura! (Se qualcunod i voi, però ne fosse incuriosito, qui c’è il set su flickr!)

Quindi, quando a fine agosto la mia amica pensò a me per delle foto che le servivano per un concorso il mio animo si divise tra entusiasmo e panico!
Facemmo un giorno e mezzo di foto, con un caldo terribile, facendo un mare di foto, ma riuscendo a sperimentare e ad assimilare cose che altrimenti avrei saputo solo a livello teorico .

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Le foto sono tantissime ma, per ovvi motivi, non posso caricarle tutte. Vi lascio, per questo, i link dell’album su facebook e del set su flickr con la speranza che diate loro un’occhiatina =)

Ah…quasi dimenticavo, un saluto e un baicio grandissimo al nostro (mio e di Bea) personalissimo ultimo dominatore dell’aria senza il quale non ci sarebbe stato vento!

A voi tutti, alla prossima!

Zenit Et e Redscale

Questo post è cronologicamente vicinissimo dato che non riesco a contenere l’entusiasmo che mi ha dato questa settimana, in particolare la giornata di ieri, che da noiosa ed universitaria, si è trasformata in analogicamente fantastica!!

Come vi avevo accennato qui, domenica scorsa, per provare la nuova e fumettosa Zenit ET ho improvvisato un redscale fai da te con un fujicolor 200, ma per non usare tutto il rullino (il mio ulitimo ç__ç ) visto che era la prima volta che utilizzavo sia la macchina che questo modo di “girare” il rullino, ho integrato questo tutorial di Pretty in Mad, riuscendo ad avere un redscale di 12 pose!
Ho finito le dodici pose nella stessa giornata =) ma quando ho provato a riavvolgere il rullino questo non andava!
Aprendola al buio mi son resa conto che la pellicola si era staccata dal rullino al quale l’avevo agganciata ed era rimasta nella macchina…
Con estrema calma ho preso un contenitore nero da rullini e al buio più totale ho estratto la pellicola a mano, riarrotolata e messa nel contenitore.
Il mio pessimismo, però, mi imponeva di non sperarci troppo nella riuscita di queste foto, per cui, immaginate la mia sorpresa quando ieri, al ritiro del negativo , ho visto che questo era impresso correttamente! (almeno per 11 foto su 12).
Le foto sono venute un po’ meno rosse di alcuni esempi che avevo visto in rete, ma ho anche paura che sia stato un po’ lo scanner (uno scannerino compatto) che, regolandosi in automatico, abbia alterato un po’ i colori. Ma a me piacciono molto ugualmente ^__^

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( queste macchie bianche che su questa foto sono più evidenti delle altre sono una strana patina sulla pellicola, che credo essere un errore del laboratorio dato che sono presenti anche su un altro rullino portato a sviluppare lo stesso giorno)

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Ovviamente non è solo questo che mi ha fatto stare su di giri (anche se ha aiutato) ma il fatto che ieri (14-06-2013, sarà una data che mi tatuerò) ho per la prima volta sviluppato un rullino in bianco e nero DA SOLA (ringrazio fino allo sfinimento i ragazzi del “terzo piano autogestito” della facoltà di Architettura di Napoli)!
Venerdì dalle 17 alle 19 ho brancolato nel buio e agitato per circa quaranta minuti per sviluppare un rullino che avevo scattato mesi fa! (Sì, mi ero imposta che quel rullino, T-max 400, il mio primo in bianco e nero, non l’avrei sviluppato finchè non fossi riuscita a farlo da sola!)
Ovviamente ho dovuto abbandonarlo lì ad asciugare, ma martedì passo a riprenderlo *.*
Se riuscite ad aver pazienza sarete presto aggiornati anche su quest’altro esperimento 😉

Il mare in inverno (parte II)

Qualche giorno fa ho pubblicato le foto della Canon T50 unita all’agfacolor 200 scaduto.
In quell’occasione, però, non portai con me solo la Canon, ma ache la mia fida Nikon D90 e la Sprocket Rocket equipaggiata con il Kodak T-Max 400.
Per i risultati con quest’ultima dovrete aspettare, mentre oggi, per la prima volta dopo mesi, ho trovato un’oretta di tempo da dedicare alle foto fatte con la digitale (sì, son stra-lenta).
L’aria fresca di marzo e il filtro polarizzatore Kenko (i miei primi insegnamenti sono venuti da un fotografo paesaggista, e una delle prime lezioni che mi è stata fatta era quella sul bilanciamento del bianco e la necessità di questo filtro!) hanno reso dei colori fantastici e sono molto ma molto soddisfatta dei risultati ottenuti =)Immagine

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E voi che ne pensate?
Ora avete capito perché questo è il mio posto preferito?

Prendi un rullino a fine inverno

La storia di oggi narra di un tempo lontano, molto lontano, di alcune giornate di fine inverno, quando, lasciata la sessione d’esami invernale alle spalle, riuscii ad avere qualche ora libera per recarmi nel mio posto preferito, una spiaggia. Sì, perchè io abito su un’isola, e questa cosa porta tantissimi svantaggi (il primo è quello di avere pochissimi rivenditori di rullini e ancor meno laboratori di sviluppo), ma, fortunatamente, porta anche alcune cose magiche, come il mare in inverno. *.*
La spiaggia si svuota e profuma fortemente di salsedine, non c’è afa o caldo torrido, l’orizzonte non viene interrotto da yacht di qualunque dimensione ma solo da qualche sporadica barchetta. Sì diventa un posto magico!
Tornando a noi, in una pausa dal freddo invernale e dallo studio pressante, riuscii a raggiungere questo posto per ben due volte in una sola settimana, accompagnata da colui che con un’infinita pazienza mi scorta nelle varie uscite fotografiche (fidanzato) e dalla Canon T50 caricata con un agfaclor 200 scaduto nel 1995.

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E lui è quel santo del mio accompagnatore ❤ 
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E lei quell’adorabile peste di mia nipote di due anniImmagine

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Questa è fuori tema ma mi dispiaceva lasciarla nel dimenticatoio. In oltre è l’unica foto “riuscita” tra quelle scattate a iso 160.

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Da questa accoppiata rullino-macchina-uscita è venuta la foto che mi ha fatto vincere la fantastica Zenit Et di cui vi ho parlato.

Era la prima volta che ho usato un rullino scaduto da così tanto tempo e non sapevo quali effetti potesse avere, e così l’ho sovraesposto per alcune foto ad iso 100 e per altre ad iso 160. Le foto sono venute un po’ scure e la pellicola è molto rovinata (anche se ho paura che sia stato il fotografo!): tanti micro graffi ed un graffio lunghissimo che attraversava metà pellicola! Ma i colori e gli effetti che mi ha regalato mi hanno lasciata senza parole!
Voi che ne dite?

 

 

 

 

 

Zenit ET

Il ritmo, tra consegne ed esami, incalza ed io ho sempre meno tempo da dedicare al Blog!
Però voglio condividere con voi una cosa, per me, stupenda: ho vinto una Zenit ET! *.*

L’ultimo giorno utile per iscriversi lessi del concorso di My dear deer nel quale si chiedeva di inviare la tua foto preferita, rigorosamente analagica!

Io Inviai questa
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Perchè amo il posto ritratto, l’occasione in cui la scattai, la Canon T50 e (probabilmente, soprattutto) la persona che mi accompagnò =) anche se la pellicola era uscita rovinata e graffiata.
Per l’occasione usai un Agfacolor 200 scaduto nel 1995.
Non era la prima volta che usavo un rullino scaduto, è vero, e sapevo di dover sovraesporre, ma con quasi 20 anni di scadenza non sapevo esattamente di quanto. Decisi , per provare/imparare, di esporre alcune foto ad iso 100 ed altre ad iso 160. Ovviamente le foto son venute meglio nel primo caso… ma sbagliando si impara!

La foto ha riscosso un grande successo =) e mi ha procurato questo gioiellino Immagine
Una Zenit Et resa fumettosa dalle vignette di Capitan America!! *.*
Lo so che sembra un po’ un colmo una russa vestita con un eroe americano ma io trovo sia meravigliosa!
Oggi per provarla ho improvvisato un redscale fatto-in-casa utilizzando un pezzo della Fujicolor 200 ed esponendolo ad iso 50, speriamo bene :3
Non avevo mai provato questo tipo di pellicola e la tecnica del tutorial mi intrigava tantissimo.
Appena avrò i risultati ve li posterò!
A presto

Zenit 122

Prima di iniziare ho da fare due premesse:
I _ Questo post dovevo scriverlo da ieri e ne avevo un altro pronto da mercoledì… ma il mio pc da martedì sera ha ben deciso di fare l’alternativo e di darmi problemi al punto da non poter aggiornare il blog, non poter visualizzare notifiche e darmi problemi anche con la pagina facebook… -.-”
II_ Cronologicamente le foto di questo post sono state scattate prima di quelle con la Disderi Robot ma ho preferito rimandarla di qualche giorno in attesa che mi arrivasse la nuova Zenit 122 in sostituzione della prima che mi è morta tra le mani!
Infatti, e qui inizia la nostra storia, presi la prima Zenit 122 ad un mercatino per pochissimi spiccioli: tutta sporca, polverosa e con solo un piccolo difettuccio al tempo 1/30 s, il blocco dello specchio con perdita della visibilità attraverso il mirino!
ImmagineZenit 122 by Samsung Galaxy Note

Con pazienza certosina e le stelline negli occhi ho tolto la patina di polvere che la ricopriva e ho montato il primo rullino (Fujicolor 200 da 36 pose finito in un niente 😀 ).Immagine

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Raramente il mio cane si fa fotografare così u.u si vede che la Zenit piaceva anche a lei!Immagine

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Ma quanto mi sono divertita ad usare le lenti Close Up del 18-105 con il fantastico Helios 58 mm!Immagine

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Dopo lo sviluppo del primo rullino mi sono resa conto che anche l’obiettivo era rimasto bloccato alla massima apertura… ma lo adoravo comunque *_*
è con questa macchina che ho iniziato ad amare il Fujicolor che, leggermente sottoesposto, restituisce dei colori e delle saturazioni, a mio parere, sublimi!

Ovviamente come tutte le favole qualcosa deve andare storto.
Appena ritirati i negativi dal laboratorio, ho fatto qualche scatto “a vuoto” per capire la meccanica della macchina e il blocco dello specchio. Non l’avessi mai fatto!
Lo specchio si è bloccato irrimediabilmente con l’aggiunta del blocco di tutti i tasti! ç__ç
Dopo qualche (luuunghiiiissiiiiimoooooo) minuto in cui ho cercato ovunque, su qualunque sito ed in qualunque modo la soluzione per sbloccarla, qualcosa si sgancia e la levetta dell’otturatore riprende a funzionare.
E con lei anche la macchina riprene vita *____*
Ma anche qui la strega cattiva ha fatto qualche incantesimo particolare per minare la mia gioia: pochi minuti dopo, volendo mettere una nuova pellicola, la molla dello specchio salta fuori… deformata (forse dal blocco precedente) lasciando lo specchio della mia piccola, giù senza possibilità di sollevarsi.
Invano ho tentato di aggiustarla…le foto farre da questa macchina e con il suo obiettivo mi avevano fatto impazzire!
Così, qualche mese dopo, trovata una vantaggiossisima offerta su ebay l’ho ricomprata ^.^ (sono una spendacciona, lo so), è arrivata tra le mie mani ieri ed oggi, con la gioia alle stelle, l’ho ingaurata! Vi terrò aggiornati sul risultato!